Dal 2 febbraio al 17 marzo l’artista Rosa Barba sarà al Bergen Kunsthall (Norvegia) con Time as Perspective – Chapter 2. Nei film l’illusione del movimento diventa visibile attraverso la proiezione continua di still da un raggio di luce sullo schermo. Queste fondamentali proprietà del film analogico sono decostruite e accentuate al contempo nei lavori dell’artista. Il titolo della mostra è anche il nome del film in 35 mm realizzato appositamente per la mostra a Zurigo e a Bergen. Rosa Barba considera il tempo non solo nel suo movimento lineare e progressivo, ma anche come qualcosa che si svolge a differenti livelli di profondità. Time as perspective è stato girato nel deserto del Texas, paesaggio dove il tempo, come sostiene l’artista, ‘sembra esistere in maniera infinita in ogni direzione.

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Rosa Barba at Bergen Kunsthall (Norway) with Time as Perspective – Chapter 2 from 2 February–17 March 2013. Films unfold in time, and the illusion of motion in film becomes visible through the continuous projection of still images by a beam of light onto a screen. These quite fundamental, media-specific properties of analogue film are both deconstructed and accentuated in Barba’s works. The title of the exhibition, Time as Perspective, is also the name of the new 35 mm film made especially for the exhibitions in Zürich and Bergen. Barba treats time not only as linear, progressive motion, but also as something that unfolds in layers of depth. Time as Perspective (2012) was shot in a desert landscape in Texas. Barba has long been interested in this type of wide-open landscape where time, according to the artist herself, “seems to exist endlessly in every direction.”

Bergen Kunsthall

Il 30 e 31 gennaio presso l’ Auditorium Santa Margherita dello Spazio Espositivo A+A (Venezia), sarà presentato Visioni d’Arte. Il programma: il 30 gennaio l’incontro dal cinema sperimentale alla videoarte oggi 
a cura di Elisabetta Di Sopra, con Carlo Montanaro, Bruno Di Marino, Aurora Fonda, Chiara Tavella. Si parlerà di videoarte partendo dalla sua origine, il cinema sperimentale. Il 31 gennaio 
seguirà la 
rassegna di videoarte -  ore 15:00 -18:00 , attraverso la quale si intenderà dare un piccolo spaccato della videoarte italiana, di artisti già affermati e di quelli emergenti per capirne la ricerca, il senso, la direzione su proposta di Bruno Di Marino, Lino Strangis dei C.A.R.M.A. Aurora Fonda e di Chiara Tavella.

Spazio Espositivo A+A

Sabato 26 gennaio, Biografilm Festival presenta presso il Cinema Odeon di Bologna, Biografilm Art Night, la “notte bianca” dedicata al mondo dell’arte contemporanea. In programma tre imperdibili proiezioni dedicate ad artisti eccezionali: Bob Wilson‘s Life and Death of Marina Abramovic- di Giada Colagrande; Ai Weiwei: Never Sorry – di Alison Klayman; proiezione segreta in collaborazione con Feltrinelli Real Cinema. Le proiezioni saranno accompagnate da un happening artistico in favore di Ai Weiwei, una performance di live painting e un gustoso evento da gourmet. Bob Wilson’s Life and Death of Marina Abramovic. Il documentario segue l’incontro del regista Robert Wilson, della performance artist Marina Abramovic, del cantante e compositore Antony Hegarty e dell’attore Willem Dafoe, da cui nasce l’opera teatrale sulla biografia di Marina Abramovic. Ai Weiwei: Never Sorry è il documentario firmato da Alison Klayman che narra l’incredibile storia di Ai Weiwei, uno degli artisti più importanti del nostro tempo e diventato icona mondiale del dissenso, attraverso testimonianze e documenti inediti.

Biografia Film

Venerdì 25 gennaio sarà presentato al BABYLON, di Rosa-Luxemburg-Platz, Berlino Videoart at Midnight #41: Harun Farocki, un progetto di Olaf Stüber and Ivo Wessel. Harun Farocki, uno dei più conosciuti film maker, documentaristi e media artists. Farocky documenta nei video il training dei militari statunitensi, affiancando ai filmati dei centri di addestramento, sequenze da simulazioni al computer. Programma: Screening programme: Ernste Spiele II: Drei tot, 8 min, 2010, Ernste Spiele III: Immersion, 20 min, 2010; Ernste Spiele IV: Eine Sonne ohne Schatten, 8 min, 2010.

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Videoart at Midnight (a project by Olaf Stüber and Ivo Wessel) will present #41: Harun Farocki on Friday, Jan 25th, 2013, 24:00 at BABYLON, Rosa-Luxemburg-Platz, Berlin, big cinema hall. Harun Farocki one of Germany’s most renowned documentary film maker and media artist. In four film essays Farocki documents training methods at United States military facilities. Farocki juxtaposes footage filmed at the respective trainings centers, with sequences from computer simulations used in the training there. Screening programme: Ernste Spiele II: Drei tot, 8 min, 2010, Ernste Spiele III: Immersion, 20 min, 2010; Ernste Spiele IV: Eine Sonne ohne Schatten, 8 min, 2010.

 Videoart at Midnight

Dal 25 gennaio al 14 aprile al De Vleeshal & De Kabinetten van De Vleeshal at Middelburg (Olanda), sarà presentata la mostra dal titolo The Moon has a Complicated Geography, a cura di Lorenzo Benedetti, la seconda esposizione della trilogia che esplora la scena artistica olandese degli ultimi anni attraverso artisti di diffferenti generazioni che utilizzano una varietà di media, come la performance e il video. Il titolo della mostra, che è stato mutuato dal poeta beat Diane Wakoski, viene inteso come una metafora per l’investigazione artstica degli sviluppi del contemporaneo e della ricchezza e della complessità del momento presente. La mostra guarda al ruolo centrale della prospettiva storica nell’esaminare i cambiamenti che hanno luogo nella società contemporanea. Artisti in mostra: Lonnie van Brummelen en Siebren de Haan, Arnoud Holleman, Hedwig Houben, Gert Jan Kocken, Wendelien van Oldenborgh, Willem Oorebeek en Vincent Vulsma.

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From 25 Januay to 14 April at De Vleeshal & De Kabinetten van De Vleeshal, Middelburg (NL) will be presented The Moon has a Complicated Geography curated by Lorenzo Benedetti,  the second in a trilogy of exhibitions exploring the Dutch art scene over the past few years, through artists from different generations who use a variety of media, as performance and video. The title of the show is from a poem by the beat poet Diane Wakoski, is intended as a metaphor for artistic investigation of contemporary developments and the complexity and richness of the present momen. The exhibition looks at the central role of historical perspective in examining the changes taking place in contemporary society. Artists: Lonnie van Brummelen en Siebren de Haan, Arnoud Holleman, Hedwig Houben, Gert Jan Kocken, Wendelien van Oldenborgh, Willem Oorebeek en Vincent Vulsma.

De Vleeshal

Dal 19 gennaio al 12 maggio la DHC/ART Gallery di Montreal presenterà la mostra di  Thomas Demand dal titolo Animations, a cura di John Zeppetelli. Il noto artista tedesco è famosi per le sue fotografie come per i lavori con immagini in movimento che attirano lo spettatore in una realtà che non è ciò che sembra. Le fotografie di grande formato e i video sono il risultato finale di una deviazione tortuosa iniziata con l’immaginario dei media (fotogiornalismo e footage di videosorveglianza) che riproduce una scena di intrigo politico o di altre infrazioni. I video sono per la maggior parte delle animazioni in stop-motion che si compongono di migliaia di fotografie, alterate frame by frame. In programma: Recorder (2002) and Escalator (2001),  Pacific Sun (2012), Camera (2007), Rain (2008).

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From January 19 to May 12, 2013 DHC/ART Gallery (Montreal) will present Thomas Demand show titled Animations, curated by John Zeppetelli. The well-known German artist is widely acclaimed for photographic and moving image works that lure the viewer into a reality that is not what it appears to be. The large format photos and films are the end result of a circuitous detour beginning with media imagery (photojournalism or surveillance video footage) depicting a scene of political intrigue or other malfeasance —through to a carefully rendered sculpture to re-emerge as the same, yet-not-quite-the-same, photograph. The films follow the same conceptual logic. For the most part, they are a series of stop-motion animations consisting of dozens to thousands of individual photographs, with frame-by-frame alterations.The screening includes: Recorder (2002) and Escalator (2001)   Pacific Sun (2012). Camera (2007) Rain (2008).

DHC/ART Gallery

VERONA dal 19.01 al 16.03.2013 – FAMA GALLERY: LE FIGLIE DI EVA a cura di Andrea Bruciati – Una esposizione tutta al femminile, scandita da pratiche mediali artistiche eterogenee, tra cui il video, la pittura e la pratica performativa, ponendole in risalto e, allo stesso tempo, problematizzandole, secondo soluzioni immaginative inedite. Un progetto che non intende, rinverdire un post-femminismo, bensì evidenziare la pratica creativa sensoriale riconducibile alla forma, alle variabili del linguaggio e alla forza espressiva del medium. Le artiste: Paola Angelini, Elenia Depedro, Sara Enrico, Mariangela Levita, Silvia Mariotti, Giusy Pirrotta. IL VIDEO IN MOSTRA: è di Giusy Pirrotta (Reggio Calabria, 1982) parte per la realizzazione dei propri lavori video dallo studio dei codici di rappresentazione e dalla manipolazione delle immagini per indagarne la natura effimera. Nei suoi lavori, la struttura delle immagini in movimento viene studiata e costruita in relazione allo spazio espositivo, dando vita a film e video – sovente realizzati con installazioni multi canale – che mirano a scardinare l’assolutezza di ciò che è rappresentato attraverso l’analisi degli elementi che compongono le immagini stesse, come la luce e il linguaggio filmico. IInaugurazione venerdì 18 gennaio

Fama Gallery

Il terzo Video Art & Experimental Film Festival (VAEFF 2013) quest’anno si terrà dal 7 al 9 febbraio nel noto Tribeca Cinemas di New York. Il festiva sarà caratterizzato dalla presenza di una vasta gamma di registi, video-artisti e cineasti sperimentali provenienti da tutto il mondo, tra cui Stati Uniti, Italia, Colombia, Iran e Regno Unito. Per la prima volta il programma del festival prevederà una selezione di opere di artisti ospiti, nonché la proiezione di un documentario; il tutto accompagnato da una tavola rotonda, condotta da illustri accademici e da professionisti del settore, che seguirà le proiezioni.

VAEFF vuole mostrare una nuova luce della video-arte e del cinema sperimentale attraverso il loro superamento delle avanguardie, posizionandosi, inoltre, come una forza singolare nella democratizzazione del rapporto tra artisti, curatori, istituzioni, e il pubblico di tutto il mondo. 

Dal 15 al 18 gennaio, la JULIA STOSCHEK COLLECTION e VENUS & APOLL di Düsseldorf, ospiteranno gli OTOLITH GROUP, uno dei più influenti gruppi di artisti della nostra epoca, con un programma di film, una mostra, un seminario per studenti e due talk con gli artisti. Oltre alla loro produzione di film sul filone essay, la pratica del gruppo segue un approccio interdisciplinare. Il programma si focalizzerà sui film d’essay che saranno proiettati ogni giorno dal 16 al 18 gennaio tra le 11  e le 18 al VENUS & APOLL. I film guardano al fallimento delle utopie sociali, alle visioni per il futuro così come ai correnti temi socio politici. Come parte del talk con gli artisti del 16 gennaio alle ore 20, il gruppo presenterà il suo ultimo video People to be Resembling (2012), un ritratto del Post – Free Jazz trio Codona.

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From January 15 through 18, the JULIA STOSCHEK COLLECTION and VENUS & APOLL in Düsseldorf will be hosting the OTOLITH GROUP, one of the most influential artists’ groups of our time, with a film program, an exhibition, a seminar for students and two talks with the artists. Further to their production of essay-like films, the group’s creative practice is predominantly informed by an interdisciplinary approach. The Düsseldorf program will focus on THE OTOLITH GROUP’s essay films, which will be showing daily from January 16 through 18 between 11 a.m. and 6 p.m. at VENUS & APOLL. The films look at failed social utopias, visions for the future as well as current socio-political topics. As part of the artists’ talk at VENUS & APOLL on January 16, 2013, at 8 p.m. the group will present their latest video essay People to be Resembling (2012), a portrait of the Post-Free Jazz trio Codona.

JULIA STOSCHEK COLLECTION

YICCA (Young  International  Contest  of  Contemporary  Art), manifestazione voluta e organizzata dall’associazione artistica friulana A.p.s. Moho, rispetto alle precedenti edizioni, terrà un nuovo concorso internazionale, il “YICCA Open Contest”. Questa volta i giurati non saranno più gli esperti del settore, l’unico giurato sarà il pubblico, cioè la vasta rete di utenti del social network Facebook. Le loro preferenze personali e la loro comprensione dell’arte sarà ciò che li guiderà attraverso un processo decisionale finale che sceglierà i due artisti vincitori, quelli che saranno presentati al YICCA 12|13.

In primo luogo, è necessario essere iscritti alla community su YICCA (www.yicca.org), dove si creerà un profilo e si caricheranno le opere, eleggendo quella che sarà sottoposta al giudizio degli utenti di Facebook. Gli altri artisti in gara, cioè quelli non selezionati, avranno comunque la possibilità di partecipare al concorso classico quando saranno aperte le iscrizioni. 

Il concorso è aperto a tutti gli artisti (o gruppi di artisti) professionisti che abbiano compiuto la maggiore età. Tutti i tipi di opere d’arte sono accettati, tra cui: video, installazioni e performance. 

Date e scadenze 

15 ottobre, 2012: Inizio delle sottoscrizioni

31 gennaio, 2013: Termine di scadenza per le iscrizioni

10 febbraio, 2013 (23:59): Chiusura della votazioni

11 Febbraio, 2013: Notifica dei vincitori