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RAL 3000 – FLASH ART EVENT, Milano

Manuela Contino | 07/02/2013

Dall’ 8 al 10 febbraio a Milano presso il Palazzo del Ghiaccio isi terrà FLASH ART EVENT con progetto curatoriale RAL 3000 di Massimo De Carlo, attraverso il quale una serie di gallerie faranno conoscere i loro artisti storicizzati e le nove scommesse, i loro progetti in anteprima e le loro storie. LISTA GALLERIE PARTECIPANTI: Annarumma, Area\B, Artforkids, Artra, Beo Project, Boccanera, Giovanni Bonelli, Ca’di Fra’, Cannaviello, Cart, Contini, Continua, Culture Hotel, Curti/Gambuzzi, Massimo De Carlo, Edicola Notte, Paolo Erbetta, FaMa,Santo Ficara, Frittelli, In Arco, Interno 18, Invernizzi, Jerome Zodo, Studio Maffei, Manzoni, Studio Marconi ’65, Primo Marella, Melesi, Massimo Minini, Pio Monti, Museo Laboratorio, Opere Scelte, Oredaria, Otto Zoo, PACK, Giuseppe Pero, Poggiali e Forconi, Claudio Poleschi, PrimoPiano, RAM, Rizziero, Rizzutoarte, RUFA, Lia Rumma, Sperone, Christian Stein, Ermanno Tedeschi, The Promenade Gallery, Luca Tommasi,Villa Contemporanea,Visualcontainer, Workshop, z2o | Sara Zanin.

Ingresso libero previo accredito presso www.flashartevent.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Inaugurazione 7 febbraio ore 19.00

 

www.flashartevent.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 

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Annarumma, Area\B, Artforkids, Artra, Beo Project, Boccanera, Cannaviello, Cart, Ca’di Fra’, Christian Stein, Claudio Poleschi, Contini, Continua, Culture Hotel, Curti/Gambuzzi, Edicola Notte, Ermanno Tedeschi, FaMa, FestArte, festarte videoart festival, FLASH ART EVENT, Frittelli, Giovanni Bonelli, Giuseppe Pero, In Arco, Interno 18, Invernizzi, Jerome Zodo, Lia Rumma, Luca Tommasi, Manzoni, Massimo De Carlo, Massimo Minini, Melesi, Museo Laboratorio, Opere Scelte, Oredaria, Otto Zoo, PACK, Paolo Erbetta, Pio Monti, Poggiali e Forconi, Primo Marella, PrimoPiano, RAL 3000, RAM, Rizziero, Rizzutoarte, RUFA, Santo Ficara, Sperone, Studio Maffei, Studio Marconi ’65, The Promenade Gallery, videoart, videoarte, Villa Contemporanea, Visualcontainer, workshop, z2o | Sara Zanin.

WILLIAM KENTRIDGE | Quattro domande | Four questions

Daniela Voso | 07/11/2011

ITA / ENG (scroll down)

Qual è il suo processo di creazione? Parte da un’immagine o da un’idea? O da altro?

L’immagine o l’idea emergono in corso d’opera. È attraverso il processo creativo che si svela chi sono o che cosa è il mondo. Prima viene il fare poi le idee, non è mai il contrario.

L’interdisciplinarietà è un elemento fondamentale dei suoi video? Se sì, in che modo e quali sono le discipline a cui fa riferimento?

In un certo senso, intendo tutto il mio lavoro, dai film al teatro, dalle incisioni alle sculture, come un’estensione del disegno.

Ci sono artisti, videomaker o registi del passato che l’hanno influenzata o suoi contemporanei che sente vicino alla sua ricerca?

Dziga Vertov, Goya, Rembrandt, Daumier, Manet, Velasquez, Philip Guston.

Cosa ha determinato la sua scelta di lavorare, tra gli altri, anche con il mezzo video?

La provvisorietà del mezzo. Le possibilità di lavorare sulla narrazione e la trasformazione.

————————————————————————————————————————————–

1. Which is your creation process? Do you start from an image or an idea? Or  from something else?

It is a process of finding the image or idea through making the work, discovering who I am or what the world is through the process of making work. The making comes first, ideas after, never the other way round.

2. Is the multi-disciplinary approach an essential element in your video? If yes, what are the artistic disciplines that you refer to?

I think of all my work, whether film, theatre, printmaking, sculpture as in some sense expanded drawing.

3. Which artists, videomakers, film directors of the past, have influenced your research and which is the contemporary ones that you feel closer to you?

Dziga Vertov, Goya, Rembrandt, Daumier, Manet, Velázquez, Philip Guston.

6. Why, between  others languages, did you choose to use also the video?

Provisionality of the medium. The possibilities for narrative and transformation.

Image credits: William Kentridge, Stereoscope, 1999, 8’22″, still video

Guarda il video di William Kentridge su LEGEND

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art video, arte, four questions, Lia Rumma, quattro domande, video arte, videoart, William Kentridge

WILLIAM KENTRIDGE | Stereoscope | 1999 | 8′ 22”

Daniela Voso | 08/09/2011

courtesy Galleria Lia Rumma Milano/Napoli

William Kentridge (Johannesburg 1955) ha esordito nel 1979, approdando al video nel 1989. Ha esposto nelle maggiori manifestazioni e istituzioni mondiali, ed è uno degli artisti più noti nel panorama internazionale.

Artista eclettico, sempre riconoscibile per la materialità del tratto e del disegno, Kentridge elabora visivamente gli elementi della sua formazione, avendo studiato, oltre che all’Accademia, Scienze Politiche, Storia del Sudafrica, Teatro e le Arti del Mimo. Questi tratti diventano gli ingredienti delle sue opere: visioni evocative e paradossali che rimandano a tematiche intime e sociali. La tensione al movimento e il segno forte del tratto sono caratteristiche nella sua ampia ed eterogenea produzione artistica che dall’incisione, al video, all’arazzo, attraversa i diversi linguaggi dell’immagine.

I suoi video sono esperimenti sull’animazione che varcano i limiti del disegno, fino ad utilizzare i corpi, le ombre e gli effetti ottici.

Steroscope (1999) è un video di animazione tra i più emblematici. Interpreta il rapporto tra potere, comunicazione, distinzioni sociali e conflitti. Una musica incalzante (Philip Miller, 1999) e i soli rumori della carta e del vociare sottolineano il silenzio di scena.

Presentato anche a Venezia (48 Biennale) nel 1999, Steroscope è un esempio della particolare tecnica usata da Kentridge, che lavora sullo stesso foglio –come su una quinta teatrale- per cui il tratto è ripetutamente disegnato e rimosso, mantenendo la traccia delle cancellature e del movimento.

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1999, art video, arte, Lia Rumma, Philip Miller, Stereoscope, Venezia, video animazione, video art, video arte, videoart, videoarte, William Kentridge

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